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domenica 15 settembre 2013

riuscirò a volar sopra al grand canyon?

Buonasera ansiolini ed ansioline

qui fuori Giove Pluvio mi sta ricordando che l'estate è finita; fa un freddo becco e mi fa male il collo. Sto guarendo pian piano ma per ora non ho ancora preso in mano la moto.
Per a me non troppo chiare ragioni, sono stata obbligata a fare la settimana di ferie che non ho fatto ad agosto causa incidente ORA anzichè usarla per le settecento visite di controllo che sarò obbligata a fare.

Mistero.

Ho il cuore un po' dolorante; prima o poi dovrò saltar fuori di nuovo dal nido.
Niente di ecclatante o stravagante, solo che la sottoscritta, benchè sia oramai un esemplare perfettamente adulto, non è così entusiasta di provarci.
Siamo in fase preparatoria, per ora è ancora tutto teorico, non solo non è ancora stato stabilito il nido di destinazione ma siamo ancora allo stabilire il ramo su cui appoggiare il nido, vista la distanza dei due nidi di partenza : tra casa mia e quella di Ammorebello ci passano 60 km; e lui lavora a oltre 50 km di distanza da casa sua ma nel senso inverso rispetto a quello della strada che intercorre tra le nostre case.

Praticamente siamo un perfetto esempio per uno di quei raccontini che celano domande matematiche.
Altro che Pierino, le tre mele che aveva e le due che s'è magnato....

Bene che vada, sarò comunque distante dal nido di origine una trentina di km.

E benchè questa sia tutt'un'altra storia ed io ne sia cosciente, il fatto di avere alle spalle una trionfale uscita dal nido, una permanenza fuori casa di 7 anni, ed un rientro con l'anima rotta e sfinita, non mi entusiasma per niente.

Vorrei essere più grata al cielo di avere un'altra opportunità, ma la paura fa 90 e il senso di gratitudine 45. Paura wins.

E tristezza. Amo la mia vallettina, amo svegliarmi e vedere questa specie di paradiso mignon fatto di una piccola collina intonsa di verde davanti alla portafinestra della mia microcamera. Amo il senso di sicurezza di avere la mia adorata asfissiante ma magnifica madre a portata di "mammaaaaa" e sono terrorizzata all'idea di andarmene di nuovo.

Ho due madri qui, la mia mamma vera, una specie di DonnaDuracell che non so come faccia a fare tutto sempre, e Madre Natura fuori dalla porta di casa. E se parto, le lascio qui tutte e due.

Certo sono a portata di mal che vada un'oretta di auto ma... ehi, io sono un tipo "albero" ... ho lunghe e profonde radici da estirpare e ripiantare.

Vivaddio ogni tanto ho un cervello e là, dove il cuore si infrange in mille schegge di dolore, è lui che mi dice, coraggio vai avanti e realizza quello che temi di realizzare con tutta te stessa.

E' ora di tornare ad essere adulta, e di rischiare di nuovo il tutto per tutto, sperando che stavolta non vada male.

So che devo salire sul bordo del nido e saltare, so che lo dovrò fare prima o poi...


Riuscirò a volare di nuovo?

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